PRESENTAZIONE SCUOLA E NATURA GIURIDICA
La Scuola dell’infanzia “San Vincenzo de’ Paoli” è gestita dalla Parrocchia di S.Lazzaro e S.Vincenzo de’ Paoli allo scopo di assicurare la piena realizzazione del diritto alla scuola per i bambini dai tre ai sei anni, liberamente iscritti dalle famiglie.
Analisi del contesto socio economico e dei bisogni del territorio
La scuola dell’infanzia “San Vincenzo de’Paoli” sorge in una zona periferica della città, anche se facilmente raggiungibile da mezzi pubblici e collegata a molteplici servizi comunali, quali: biblioteche, piscine, palestre e circoli ricreativi.
Stralcio dello Statuto
“OMISSIS”
Art.4
Scopo
1. La scuola dell’infanzia ha per scopo di provvedere all’educazione fisica, morale,intellettuale e cristiana dei bambini di ambo i sessi, di età stabilita dalle norme vigenti, residenti nel territorio parrocchiale, nei giorni feriali della settimana, dietro pagamento di una retta mensile.
2. Rimanendo posti disponibili dopo l’ammissione dei bambini residenti nel territorio parrocchiale, potranno essere ammessi anche i bambini non residenti.
Art.5
Ammissioni e priorità
1. Le ammissioni e le dimissioni sono deliberate dal Consiglio di amministrazione.
2. In caso di eccedenza di richieste rispetto ai posti, sono preferiti i bambini che non abbiano persone che possano convenientemente vigilarli poiché impedite dalle loro occupazioni o da altre cause; per gli altri si terrà conto dell’ordine di precedenza delle domande.
Art.6
Prestazioni e rette
1. La Scuola dell’infanzia garantisce ai bambini ammessi un’educazione adeguata, nel pieno rispetto della personalità individuale e della famiglia di provenienza; vengono anche assicurate prestazioni di custodia, di refezione e di assistenza sanitaria.
2. E’ vietata ogni diversità di trattamento tra i bambini.
3. L’importo delle rette viene deliberato ogni anno dal Consiglio di amministrazione.
Art.9
Mezzi Materiali
1. Tutte le risorse della Scuola dell’infanzia sono destinate, direttamente o indirettamente, al raggiungimento delle finalità istituzionali.
2. i mezzi con cui la Scuola dell’infanzia persegue i suoi fini provengono:
a) dalle rette per la fruizione dei servizi prestati, nella misura stabilita ogni anno dal Consiglio di amministrazione;
b) dai contributi erogati da Enti pubblici e privati;
c) da libere offerte dei parrocchiani.
Calendario scolastico
• Apertura scuola 3 Settembre 2014
• Chiusura scuola 30 Giugno 2015
Sospensione natalizia
Dal 24 al 28 Dicembre 2014-Dal 1 al 6 Gennaio 2015
La scuola sarà aperta il 22,23, 29,30 e il 31 Dicembre
(il 31 fino alle16.00 )
6 Aprile 2015: Lunedì di Pasqua
1 Maggio 2015: festa del lavoro
1 Giugno: ponte con 2 Giugno
2 giugno: festa della Repubblica
Finalità
La scuola dell’infanzia si propone, a sostegno del compito educativo proprio della famiglia, in collaborazione con tutte le agenzie educative presenti nel contesto sociale, di dare il proprio contributo alla formazione integrale di personalità creative, libere e cristianamente orientate.
Le finalità educative si ispirano ad una concezione cristiano - cattolica della vita conforme ai principi del Vangelo.
Le finalità seguono le nuove Indicazioni per il curricolo secondo quali è prioritario il raggiungimento di obiettivi educativi riguardo a:
-Maturazione dell’Identità sotto il profilo corporeo, affettivo ed intellettuale .
-Conquista dell’Autonomia nelle direzioni: dell’interiorizzazione e rispetto pratico dei valori condivisi; della coscienza della libertà di pensiero.
-Sviluppo delle Competenze negli ambiti: creativi, riguardo a capacità culturali e cognitive, rispetto alle abilità.
-Sviluppo del senso di Cittadinanza: valorizzazione dell’unicità e singolarità dell’identità culturale di ogni bambino. Da qui l’importanza di un ambiente e uno spazio curato che sia espressione di chi lo vive ogni giorno. Si cerca di creare un ambiente che stimoli la curiosità di conoscere, di fare, di sperimentare di ogni singolo bambino e allo stesso tempo offra la possibilità di rielaborare il vissuto insieme agli altri. Si parla di un bambino posto al centro dell’attività educativa.
Diversità - Integrazione
La scuola è aperta a tutti i bambini , qualunque sia la loro cultura, etnia, appartenenza sociale, religione. La differenza culturale costituisce un arricchimento per tutti i bambini ; il gioco è una metodologia valida ed efficace per favorire l’integrazione. La scuola accoglie bambini in condizioni di svantaggio socio-culturale e/o disabili, valutandone di comune accordo la possibilità di inserimento con la competente AUSL ed il Comune.
Caratteristiche dell’offerta formativa
Le insegnanti ogni anno propongono una programmazione aperta alle esigenze dei bambini, flessibile in base agli avvenimenti del territorio, strutturata ma semplice. Le insegnanti sono attente a proporre itinerari educativi individualizzati, chiedendo e offrendo a ciascuno secondo le proprie necessità. Si ritiene che la scuola eserciti un compito educativo sussidiario alla famiglia. E’ pertanto indispensabile che queste due istituzioni intenzionalmente educative collaborino per favorire al meglio l’educazione dei bambini. Le famiglie trovano possibilità di partecipazione attraverso gli organi collegiali: consiglio di Amministrazione, Collegio docenti (incontro mensile tra la coordinatrice della scuola e le insegnanti. In questo momento viene analizzato il lavoro svolto fino a quel momento,si decide come proseguire e quali metodologie attuare), Consiglio di sezione (si convoca due volte all’anno. E’ un momento molto importante sia per i genitori che per l’insegnante; è un momento di scambio reciproco sulle problematiche che si possono creare, sul lavoro svolto su idee o opinioni che ne possono derivare), Assemblea generale dei genitori (incontro annuale in cui viene eletto il rappresentante dei genitori e rappresentanti di sezione), Collegio docenti di zona (incontro tra tutti i docenti della zona e le tre coordinatrici), Colloqui individuali con le insegnanti (gli incontri vengono programmati a Dicembre, ma le insegnanti sono sempre disponibili durante l’anno su appuntamento). Le insegnanti collaborano con un coordinatore pedagogico incaricato dalla FISM. Qualora si presenti l’opportunità le docenti collaboreranno con esperti esterni per favorire percorsi migliorativi della programmazione educativo-didattica.
PRESENTAZIONE SCUOLA E NATURA GIURIDICA
La Scuola dell’infanzia “San Vincenzo de’ Paoli” è gestita dalla Parrocchia di S.Lazzaro e S.Vincenzo de’ Paoli allo scopo di assicurare la piena realizzazione del diritto alla scuola per i bambini dai tre ai sei anni, liberamente iscritti dalle famiglie.
Analisi del contesto socio economico e dei bisogni del territorio
La scuola dell’infanzia “San Vincenzo de’Paoli” sorge in una zona periferica della città, anche se facilmente raggiungibile da mezzi pubblici e collegata a molteplici servizi comunali, quali: biblioteche, piscine, palestre e circoli ricreativi.
Stralcio dello Statuto
“OMISSIS”
Art.4
Scopo
1. La scuola dell’infanzia ha per scopo di provvedere all’educazione fisica, morale,intellettuale e cristiana dei bambini di ambo i sessi, di età stabilita dalle norme vigenti, residenti nel territorio parrocchiale, nei giorni feriali della settimana, dietro pagamento di una retta mensile.
2. Rimanendo posti disponibili dopo l’ammissione dei bambini residenti nel territorio parrocchiale, potranno essere ammessi anche i bambini non residenti.
Art.5
Ammissioni e priorità
1. Le ammissioni e le dimissioni sono deliberate dal Consiglio di amministrazione.
2. In caso di eccedenza di richieste rispetto ai posti, sono preferiti i bambini che non abbiano persone che possano convenientemente vigilarli poiché impedite dalle loro occupazioni o da altre cause; per gli altri si terrà conto dell’ordine di precedenza delle domande.
Art.6
Prestazioni e rette
1. La Scuola dell’infanzia garantisce ai bambini ammessi un’educazione adeguata, nel pieno rispetto della personalità individuale e della famiglia di provenienza; vengono anche assicurate prestazioni di custodia, di refezione e di assistenza sanitaria.
2. E’ vietata ogni diversità di trattamento tra i bambini.
3. L’importo delle rette viene deliberato ogni anno dal Consiglio di amministrazione.
Art.9
Mezzi Materiali
1. Tutte le risorse della Scuola dell’infanzia sono destinate, direttamente o indirettamente, al raggiungimento delle finalità istituzionali.
2. i mezzi con cui la Scuola dell’infanzia persegue i suoi fini provengono:
a) dalle rette per la fruizione dei servizi prestati, nella misura stabilita ogni anno dal Consiglio di amministrazione;
b) dai contributi erogati da Enti pubblici e privati;
c) da libere offerte dei parrocchiani.
Calendario scolastico
• Apertura scuola 3 Settembre 2014
• Chiusura scuola 30 Giugno 2015
Sospensione natalizia
Dal 24 al 28 Dicembre 2014-Dal 1 al 6 Gennaio 2015
La scuola sarà aperta il 22,23, 29,30 e il 31 Dicembre
(il 31 fino alle16.00 )
6 Aprile 2015: Lunedì di Pasqua
1 Maggio 2015: festa del lavoro
1 Giugno: ponte con 2 Giugno
2 giugno: festa della Repubblica
Finalità
La scuola dell’infanzia si propone, a sostegno del compito educativo proprio della famiglia, in collaborazione con tutte le agenzie educative presenti nel contesto sociale, di dare il proprio contributo alla formazione integrale di personalità creative, libere e cristianamente orientate.
Le finalità educative si ispirano ad una concezione cristiano - cattolica della vita conforme ai principi del Vangelo.
Le finalità seguono le nuove Indicazioni per il curricolo secondo quali è prioritario il raggiungimento di obiettivi educativi riguardo a:
-Maturazione dell’Identità sotto il profilo corporeo, affettivo ed intellettuale .
-Conquista dell’Autonomia nelle direzioni: dell’interiorizzazione e rispetto pratico dei valori condivisi; della coscienza della libertà di pensiero.
-Sviluppo delle Competenze negli ambiti: creativi, riguardo a capacità culturali e cognitive, rispetto alle abilità.
-Sviluppo del senso di Cittadinanza: valorizzazione dell’unicità e singolarità dell’identità culturale di ogni bambino. Da qui l’importanza di un ambiente e uno spazio curato che sia espressione di chi lo vive ogni giorno. Si cerca di creare un ambiente che stimoli la curiosità di conoscere, di fare, di sperimentare di ogni singolo bambino e allo stesso tempo offra la possibilità di rielaborare il vissuto insieme agli altri. Si parla di un bambino posto al centro dell’attività educativa.
Diversità - Integrazione
La scuola è aperta a tutti i bambini , qualunque sia la loro cultura, etnia, appartenenza sociale, religione. La differenza culturale costituisce un arricchimento per tutti i bambini ; il gioco è una metodologia valida ed efficace per favorire l’integrazione. La scuola accoglie bambini in condizioni di svantaggio socio-culturale e/o disabili, valutandone di comune accordo la possibilità di inserimento con la competente AUSL ed il Comune.
Caratteristiche dell’offerta formativa
Le insegnanti ogni anno propongono una programmazione aperta alle esigenze dei bambini, flessibile in base agli avvenimenti del territorio, strutturata ma semplice. Le insegnanti sono attente a proporre itinerari educativi individualizzati, chiedendo e offrendo a ciascuno secondo le proprie necessità. Si ritiene che la scuola eserciti un compito educativo sussidiario alla famiglia. E’ pertanto indispensabile che queste due istituzioni intenzionalmente educative collaborino per favorire al meglio l’educazione dei bambini. Le famiglie trovano possibilità di partecipazione attraverso gli organi collegiali: consiglio di Amministrazione, Collegio docenti (incontro mensile tra la coordinatrice della scuola e le insegnanti. In questo momento viene analizzato il lavoro svolto fino a quel momento,si decide come proseguire e quali metodologie attuare), Consiglio di sezione (si convoca due volte all’anno. E’ un momento molto importante sia per i genitori che per l’insegnante; è un momento di scambio reciproco sulle problematiche che si possono creare, sul lavoro svolto su idee o opinioni che ne possono derivare), Assemblea generale dei genitori (incontro annuale in cui viene eletto il rappresentante dei genitori e rappresentanti di sezione), Collegio docenti di zona (incontro tra tutti i docenti della zona e le tre coordinatrici), Colloqui individuali con le insegnanti (gli incontri vengono programmati a Dicembre, ma le insegnanti sono sempre disponibili durante l’anno su appuntamento). Le insegnanti collaborano con un coordinatore pedagogico incaricato dalla FISM. Qualora si presenti l’opportunità le docenti collaboreranno con esperti esterni per favorire percorsi migliorativi della programmazione educativo-didattica.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia dispone di:
- 3 sezioni;
- 1 salone e 1 piazzetta al piano superiore;
- Servizi igienici per i bambini;
- Servizi igienici per i docenti;
- Servizi igienici per il personale ausiliario;
- Spogliatoio;
- Ufficio;
- Cucina sistemata in base alle norme vigenti dell’AUSL;
- Spazi verdi e ombreggiati che circondano l’edificio.
Progettazione organizzativa
Orari
-L’orario di apertura della scuola va dalle 7,30 alle 16,00
-Servizio di prolungamento d’orario dalle 16,00 alle 18,00
ORARIO ATTIVITA’
SPAZI UTILIZZATI
7,30 – 9,00 Accoglienza Salone
9,00 – 11,00 Esperienze educativo-didattiche In sezione o laboratorio
11,00 – 11,30 Attività per la preparazione del pasto Salone - sezione
Uso dei servizi Bagni
11,30 – 12,30 Pranzo In sezione
12,30 – 13,30 Prima uscita
Gioco libero Salone - giardino
13,30 – 15,15 Esperienze educativo-didattiche Laboratorio - sezione
per i 5 anni
Riposo per i bimbi di 3 e di 4 anni Laboratorio - sezione
15,30 – 16,00 Seconda uscita Salone - giardino
16,00 – 18,00 Merenda e uscita Salone - sezione - Giardino
SEZIONI/criteri di iscrizione e formazione
Le sezioni sono attualmente tre. Tutte e tre le sezioni sono eterogenee. Le sezioni sono formate dal numero di bambini che consente il contratto FISM.
Possono essere iscritti i bambini che abbiano compiuto o compiranno entro il 31 dicembre il terzo anno di età, nonché i bambini che compiono i tre anni entro il 30 Aprile dell’anno successivo.
DESCRIZIONE SPAZI:
- ingresso: spazio allestito per la documentazione e informazione dei genitori.
- salone: Il salone è utilizzato per l’accoglienza, per momenti di gioco libero e viene allestito con i lettini per il riposino pomeridiano. E’ strutturato in quattro angoli mobili: uno spazio per le costruzioni, uno per la lettura dei libri, uno con tappeto per giocare con le macchinine, un angolo con cucina e pentolini;
- spogliatoi: stanza allestita con tre armadietti, uno per sezione, dove i bambini possono riporre le loro cose.
- piazzetta: spazio ricavato tra le tre sezioni ed allestito con alcuni angoli; angolo dei libri, angolo della cucina, angolo delle costruzioni ed angolo dei travestimenti;
- sezioni: le sezioni sono tre. Sezione rossa e sezione azzurra organizzate con tavoli per le attività ed un angolo strutturato, sezione arancione,più spaziosa, allestita con tavoli per le attività e due angoli strutturati (cucina e costruzioni).
- giardino: ampio spazio esterno in parte allestito con giochi.
RISORSE
Sussidi e materiali
Le esperienze affrontate trovano il sostegno di materiali strutturati e non che periodicamente vengono integrati e adeguati. In particolare si dispone e si utilizzano i seguenti sussidi: televisione, videoregistratore, proiettore per filmine, proiettore per diapositive, stereo, amplificatore con microfono, computer masterizzatore, stampante, strumenti per attività motoria, costruzioni, ed altro. Si utilizzano inoltre materiali poveri e di recupero.Per le attività che vengono svolte in classe i bambini possono disporre di svariati materiali: fogli, giornali, cartoncino, colla, pennarelli, pastelli, pastelli a cera tempere, pongo, carta crespa, pasta, cotone, lana, legno, sassi, foglie, e tanti altri materiali di recupero.
Finanziarie
- Partecipazione delle famiglie attraverso retta mensile.
- Contributi di enti pubblici : Stato, Regione, Provincia, Comune.
- Interventi dell’ente gestore (parrocchia).
Rapporti con la F.I.S.M.
La scuola è associata alla FISM - Federazione Italiana Scuole Materne. Usufruisce dei servizi proposti dall’associazione in particolare: corsi di aggiornamento per gli operatori scolastici, consulenza / collaborazione di un coordinatore pedagogico, rete con le altre scuole FISM e con il territorio, eventuali aggiornamenti circa la normativa scolastica.
OPERATORI SCOLASTICI
Docenti:
Tagliaferri Silvia insegnante
diploma psico-pedagogico
assunta a tempo pieno;
Lenzi Elisa insegnante con mansione anche di coordinatrice e
diploma psico-pedagogico
laurea in Scienze della formazione primaria
(indirizzo scuola dell’infanzia)
assunta a tempo pieno
(in maternità)
Dieci Chiara insegnante
Diploma magistrale
Assunta a tempo pieno
Cavazzi Elisa insegnante
diploma psico pedagogico
laurea in scienze dei processi socio educativi
assunta a tempo pieno.
Agrò Paola insegnante (in sostituzione di Lenzi Elisa)
Diploma psico-pedagogico
Laurea in Scienze dei processi socio-educativi
Assunta a tempo pieno
Pasquali Giulia insegnante che si occupa del tempo prolungato
Diploma di liceo Scientifico
Assunta a part-time
Le insegnanti a tempo pieno turnano giornalmente su quest’orario: 7:30 - 14:00;
8:10 - 15:00; 9:00 -16:00; 9:15 - 16:00; l’insegnante part-time: 13:30 – 18:00.
Le insegnanti annualmente partecipano ai corsi d’aggiornamento proposti dalla Fism.
Altri operatori
- 1 Cuoca;
- 1 Aiuto cuoca;
- 2 Ausiliarie;
Operatori Esterni
- Alessia Lambri : Coordinatore Pedagogico incaricato dalla FISM che collabora con la coordinatrice e le insegnanti in modo continuativo.
- Marenghi Ottavia: insegnante di danza incaricata per questo anno scolastico di tenere il laboratorio di teatro per i bambini di tutte le fasce di età.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
Programmazione
Il gruppo docenti si è interrogato su quale modello di programmazione meglio rispondesse alle esigenze dei bambini e alla propria professionalità. Dopo avere analizzato i diversi modelli, si è approdati alla conclusione di poter usufruire dei seguenti:
Per sfondo integratore
Per obiettivi
Per progetti
Le nostre scelte pratiche e teoriche trovano giustificazione nella osservazione casuale prima e sistematica poi dei bambini e dalla analisi dei bisogni che ne deriva.
All’interno dei vari percorsi didattici periodicamente scelti si cerca di dare ampio spazio a quella che riteniamo fonte privilegiata di apprendimento: il “Gioco” nelle sue molteplici forme (libero, simbolico, guidato, ecc.)
Oltre a ciò vengono da noi ritenute di massima importanza le esperienze derivanti “dall’Esplorazione” e dalla “Ricerca” poiché questo tipo di metodologia, pur essendo semplice e adeguata all’età dei bambini a cui è rivolta, avrà ugualmente carattere “scientifico” ed eserciterà il processo cognitivo e la sicurezza dell’agire quotidiano. Filo conduttore di tutte le esperienze attuate rimane la “Vita di relazione” che da un lato è fonte naturale di comunicazione attiva fra bambini, ma richiede dall’altro attenzione continua da parte dell’adulto ai segnali inviati dai bambini stessi e dall’emergere dei loro bisogni.
Continuità:
Il tipo di rapporto allacciato con la scuola primaria riguarda in primo luogo il personale docente. Tra le attività più importanti, si prevede: la descrizione, e la consegna alle colleghe della scuola primaria, di alcune esperienze condotte nella scuola dell’infanzia, la visita con i bambini ad una scuola primaria del territorio circostante, la consegna alla scuola primaria di un oggetto significativo creato da ogni singolo bambino alla scuola dell’infanzia.
Documentazione
La documentazione utilizza i seguenti strumenti:
- il verbale del collegio docenti che documenta la storia delle scuole che lavorano in rete;
- il verbale delle riunioni di intersezione che documenta la storia della scuola;
- il quadernone individuale del bambino che documenta la sua storia scolastica; questo documento viene inviato in visione ai genitori due volte all’anno.
- il verbale delle riunioni dei genitori che documenta la collaborazione tra la scuola e la famiglia.
- fotografie, riprese, registrazioni,documentazioni a parete.
- quaderni di lavoro.
Verifica
La verifica è un momento importante del progetto e non riguarda soltanto la registrazione e la valutazione delle effettive abilità raggiunte dal bambino “sintesi globale degli apprendimenti” concordata dal collegio docenti, ma di tutta l’articolazione del progetto che deve essere pronto ad assumere istanze di cambiamento in relazione al modificarsi stesso della situazione.
La verifica riferita alle singole esperienze didattiche sarà :
1. Iniziale: analisi per delineare il quadro delle caratteristiche individuali e del gruppo sezione.
2. Immediata: al termine di ogni singola proposta.
3. Intermedia: riferita ad ogni esperienza didattica che ci consenta di individuare, ed eventualmente modificare, alcune pratiche.
4. Finale: sugli esiti formativi degli obiettivi, sulle qualità delle proposte didattiche e delle metodologie presentate.
5. Con i genitori: la verifica avverrà in sede di assemblee di sezione, intersezione e colloqui individuali.
Valutazione formativa
La valutazione non è un giudizio; fa parte dell’azione educativa ed ha lo scopo, una volta praticata una seria osservazione ed auto-osservazione, di individuare le esigenze dei bambini in correlazione con i processi educativi che si sono proposti al fine di guidare il proseguo delle attività educative e didattiche Nel corso dell’anno le insegnanti si incontrano periodicamente per impostare e confrontarsi circa tale pratica. La valutazione sarà effettuata nel rispetto dei ritmi cognitivi individuali.
Progetti di miglioramento dell’offerta formativaIn questo anno scolastico l’insegnante Marenghi Ottavia terrà il laboratorio di teatro dividendo i bambini per fasce d’età e dedicando loro attività mirate.
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA-EDUCATIVA
Un progetto pedagogico deve tener conto di alcuni aspetti fondamentali: lo stretto intreccio tra aspetti relazionali, sociali e cognitivi;
lo sviluppo della conoscenza attraverso l’esperienza e la riflessione su di essa;
l’acquisizione delle regole del vivere e del convivere insieme agli altri;
l’introduzione ai sistemi simbolico culturali attraverso un’attenta regia da parte degli insegnanti. Si rende necessaria la presenza di una progettazione dove l’imprevedibilità educativa diventa risorsa, consapevolezza da parte dell’insegnante che cambiare significa accogliere e ripartire dai bambini.
Personalizzare significa “lasciar essere” la persona che è in ogni alunno e accompagnare questa crescita dedicando maggior attenzione ai modi, ai tempi, alle forme personali d’apprendimento.
Partire dai bisogni e dalle esigenze dei bambini e delle bambine significa elaborare un progetto “a misura” di bambino, non il bambino astratto, ma quello reale.
Per individuare i bisogni formativi della nostra realtà scolastica abbiamo utilizzato due strumenti, che ci hanno permesso di conoscere accuratamente ogni singolo bambino e le famiglie nelle quali sono inseriti:
• una traccia di colloquio con le famiglie avente lo scopo di avere informazioni sul bambino e soprattutto cogliere la percezione e la conoscenza che i genitori hanno del proprio figlio;
• una traccia per l’osservazione del bambino nel periodo dell’inserimento o del rientro a scuola dopo le vacanze.
Entrambi gli strumenti sono stati utilizzati nella nostra realtà scolastica nel mese di settembre e hanno permesso di individuare i bisogni formativi dei nostri bambini.
I bisogni formativi hanno poi permesso l’individuazione degli Obiettivi Formativi che dovrebbero costituire le mete da raggiungere attraverso le attività vissute, ma nello stesso tempo costituiscono la radice del piano personalizzato…
Una volta definiti collegialmente gli Obiettivi Formativi si procede alla stesura “a tavolino” di una progettazione a maglie larghe composta da Unità di Apprendimento (UDA), un canovaccio, una traccia iniziale che si alimenterà delle “tracce” dei bambini, un’ipotesi di lavoro a prova di imprevisti e “sorprese”.Questo canovaccio rappresenta la fase della PRE-AZIONE che verrà monitorato e in base alle risposte dei bambini ridefinita e forse modificata nella fase della PRO-AZIONE, quella dell’azione didattica ed educativa con i bambini.Ultima fase della formulazione della UDA è quella del controllo in cui si verifica e si fa un confronto tra il progettato e il realizzato attraverso l’esame della documentazione, e anche la fase della POST-AZIONE o di implementazione del PPAE.